Ma santa pazienza chi deve pagare questa crisi? Quei 400 mila super ricchi residenti di Italia che vedono anche nel 2020 aumentare fatturati, ricchezza, patrimoni e investimenti o chi ha perso il lavoro o l’attività! Chi deve pagare la ricostruzione post covid? chi alza la saracinesca del proprio negozio o chi investe in borsa e paga trattenute fiscali allo stato più basse, di chi impila mattoni e lavora la malta!
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La periferia e il centro
C’è un punto rilevante nel rapporto centro-periferia che assume una rilevanza strategica, sotto qualsiasi punto di vista o lente di ingrandimento. La questione è il
Senza Metropoliz non è la mia città: un museo, una città, un libro
Metropoliz è il primo museo abitato. E’ un museo unico. Speciale. Originale.
Una città, ogni città, dovrebbe essere aperta, ospitale, abitata.
Una città da vivere e condividere. Una città per tutti. Una città dove il decoro è prima di tutto umano.
Aspettando, io vado a Metropoliz. La città dell’altro e dell’altrove.
Perché senza Metropoliz non è la mia città.
Ne siamo convinti in tanti. Così tanti che Giorgio De Finis ci ha messo dentro un libro. Storie, racconti e riflessioni su uno spazio unico e speciale.
Il lavoro smarrito nella città 3.0
La città del lavoro smarrito.
Gli attuali processi di affermazione del lavoro dei servizi, (chiamato settore terziario) da tempo produce effetti contrastanti, ma nessuno può smentire i suoi risultati. Di fatto la città dei servizi e del divertimento restringe il mercato del lavoro metropolitano, e riduce i posti di lavoro nella produzione di beni finiti, parliamo di settori che in passato garantivano una alta intensità occupazionale, mentre non crescono in maniera altrettanto significativa i posti di lavoro nei servizi. Questa contraddizione per troppo tempo non analizzata, oggi ritorna e si acuisce nelle sue forme di inclusione o esclusione sociale, travolge e stravolge la vita di individui e intere comunità urbane. Vediamo Come l’architetto Petrillo si occupava del fenomeno circa 20 anni fa.
L’aria della città rende liberi o soli?
La prima frase, «L’aria della città rende liberi» è del pensatore francese G. Deleuze e la seconda «l’aria della città rende soli» è del sociologo
La città smarrita
Quel che state per leggere è il primo di una breve serie di articoli che pubblicheremo a puntate su «La Rinascita» per ricercare e sollecitare