«L’obiettivo – ha spiegato Bucalo all’ANSA il 3 aprile subito dopo la dichiarazione di Meloni al Vinitaly – è creare figure specialistiche che permettano di avere un patrimonio culturale sia in campo giuridico che tecnico per avere professionisti altamente specializzati. Quello attuale è un mercato sempre più in evoluzione, risentiamo dell’agguerrita concorrenza della Cina e dobbiamo salvaguardare le piccole imprese e tutelare i prodotti del Made in Italy».
«Abbiamo percorsi di studio molto lunghi e il mondo del lavoro richiede invece una formazione che si adatti velocemente ai cambiamenti che richiede il mercato» ha proseguito Carmela Bucalo nell’intervista rilasciata all’agenzia ANSA.
Se non la si ha, può andar bene la condizione semi-schiavile dei lavoratori agricoli o della ristorazione. A proposito di made in Italy. Reiterando, o giocando a farlo, il ritornello per cui una scuola ad indirizzo tecnico porti in dote più sbocchi lavorativi agli studenti di un liceo classico. Inutile, peraltro, l’indirizzo umanistico, per costoro. “Storia, filosofia, latino e greco: jamais!”.
Per chi ha stomaco forte, di seguito si inseriscono stralci dal Ddl sul progetto del “liceo del made in Italy”, ricordando che il testo completo è alla terza riga del post:
Occorre puntare su studi quali la storia dell’arte, base della coscienza del nostro passato artistico,
puntando con sguardo critico alla geografia, in particolare economica della nostra Italia, per la
cognizione dei comparti produttivi e per le zone di provenienza.
La carenza strutturale di competitività e i cambiamenti radicali nelle attività politiche ed economiche
globali, dovuti al fatto che le Nazioni emergenti stanno offrendo importanti opportunità di sviluppo e,
in alcuni casi, performance al di fuori del normale, hanno sollevato una significativa preoccupazione
circa la capacità dell’economia italiana di mantenere e conquistare un posizionamento significativo nello scenario globale del terzo millennio. Questo avviene soprattutto per le piccole e medio imprese,
che costituiscono la maggioranza delle imprese del Made in Italy che, per intraprendere un percorso di
internazionalizzazione, devono affrontare molti problemi; per questi motivi risulta indispensabile avere
una classe dirigenziale capace di analizzare i nuovi mercati, le opportunità di business e i processi
digitali a supporto dell’export in mercati strategici per il Made in Italy.
Per questi motivi con il presente disegno di legge si delega il Governo ad istituire il liceo del Made in
Italy.
Si sottolinea che il percorso liceale fornisce allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo,
progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze,
abilità e competenze coerenti con le capacità, le scelte personali e adeguate al proseguimento degli
studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro nello scenario globale del terzo millennio.
[…]
Questo avviene soprattutto per le piccole e medio imprese,
che costituiscono la maggioranza delle imprese del Made in Italy che, per intraprendere un percorso di
internazionalizzazione, devono affrontare molti problemi; per questi motivi risulta indispensabile avere
una classe dirigenziale capace di analizzare i nuovi mercati, le opportunità di business e i processi
digitali a supporto dell’export in mercati strategici per il Made in Italy.
Per questi motivi con il presente disegno di legge si delega il Governo ad istituire il liceo del Made in
Italy.
Si sottolinea che il percorso liceale fornisce allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo,
progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze,
abilità e competenze coerenti con le capacità, le scelte personali e adeguate al proseguimento degli
studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. […]
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