Roma omaggia un grande intellettuale, Pier Paolo Pasolini, con mostre, incontri, dibattiti, spettacoli.
Per Pasolini, Roma, era grande. Andava da periferia a periferia, passando per il centro, attraversando un campetto di calcio, un bar, un set cinematografico, una strada dimenticata.
La poesia di Pasolini io l’ho sempre “letta” nei suoi occhi che guardavano in modo così diverso e profondo la quotidianità.
Mai fermarsi alle apparenze.
Mai giudicare per luoghi comuni.
Mai nutrire i preconcetti.
La poesia di Pasolini, per me, è anche questo. Mi appunto queste parole tornando a casa. Sono stata in un piccolo spazio verde, tra asfalto e cemento. Una rete che divide prato e marciapiede.
Sulla rete poesie. Tante.
Palloncini rossi a colorare. Sull’erba, un gruppo di persone che leggono poesie. Scritte, stampate e lette con voce a volte un po’ tremante. A Torre Maura ho partecipato a un piccolo evento dove la poesia non era solo scritta su carta. Era nell’aria. Semplice, diretta, gentile.
E sono convinta che a Pasolini sarebbe piaciuto.
Serena Damiani
L’iniziativa è di ‘Rupicolandia’, un gruppo di 4 donne che vogliono valorizzare un parco del quartiere Torre Maura con iniziative culturali – e Sentiero della poesia.
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