Davanti alla morte ogni giorno di 400 bambini è il momento di dire “basta”. Cessate il fuoco!
Di fronte al massacro e ai bombardamenti contro la popolazione civile a Gaza e in Cisgiordania, in violazione di ogni regola di umanità e civiltà da parte di Israele, non si può stare in silenzio, non si può stare fermi. Torni l’azione politica, continui la mobilitazione pacifista per il cessate il fuoco, per la fuoriuscita dalla guerra. Abbiamo condannato Hamas per i fatti del 7 ottobre a causa della disumanità mostrata e delle modalità con cui è stato compiuto, ma adesso dobbiamo contrastare con tutta la nostra lucidità la follia stragista del governo Nethanyau, dell’ultra destra Sionista e delle imbelli complicità governative occidentali. (USA-EU).
Chiediamo all’Anpi provinciale di Roma di farsi promotore verso l’Anpi nazionale di un appello che chieda alle forze politiche democratiche (senza se e senza ma), di presentare un atto in parlamento per l’immediato cessate il fuoco e il riconoscimento della stato di Palestina e di promuovere la stessa proposta al parlamento Europeo. Chiediamo all’Anpi di tentare una “mission impossible” ma dall’alto valore politico e simbolico per promuovere un incontro alle comunità laiche e pacifiste di entrambi paesi presenti a Roma.
In nome dell’art. 11 della costituzione si avviino azioni adeguate per spegnere i focolai di guerra. In nome di quell’articolo chiediamo ai partiti democratici di sciogliere ogni ambiguità e subalternità al pensiero dominante in Occidente.
Con la forza del dettato costituzionale va avviata una campagna nazionale e internazionale per la liberazione dalle carceri Israeliane del leader laico Palestinese Bargouthi e dei giovani ebrei che hanno fatto obiezione di coscienza alla leva obbligatoria nel loro paese. Bisogna ridare forza al ritorno delle forze laiche palestinesi e israeliane sulla scena politica arabo-israeliana, unico antidoto all’odio guerrafondaio ammantato di pseudo valori religiosi.
In nome della costituzione vanno aboliti gli accordi di cooperazione militare italo-israeliani. Nessun soldato, nessun giovane italiano deve versare il suo sangue in questo assurdo conflitto.
Continuiamo a dire la verità e non rinunciamo mai a denunciare le responsabilità. Noi siamo per l’autodeterminazione di tutti i popoli. Per tale ragione dove non c’è stato di diritto la rivolta verso l’oppressore è lecita e sacrosanta: in nome del diritto internazionale condanniamo con fermezza la reazione stragista verso la popolazione civile di Gaza del governo Israeliano e la conseguente doppia morale morale occidentale.
Chiediamo con decisione, che il governo Italiano pretenda la fine immediata del massacro che si sta consumando a Gaza, causato dall’attacco del Governo di Tel Aviv, le nostre istituzioni riconoscano il diritto della Palestina ad avere un proprio stato indipendente e libero dal pluridecennale regime di apartheid in cui versa, come denunciato da tempo dalle istituzioni di diritto internazionali.
Anpi VI Municipio di Roma – Sez. A Nascimben
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