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Politicamente corretto

Applicando il politically correct in voga al momento non potremo più avere:

– l’ispettore Clouseau di Peter Sellers;
– l’Igor di Marty Feldman con la sua gobba (quale gobba?), né la Frau Blucher di Cloris Leachman, e tantomeno l’ochetta giuliva Inga di Frankenstein Junior;
– le Sturmtruppen di Bonvi;
– il giamaicano cannarolo di Eddie Murphy di Una poltrona per due;
– il terrunciello di Giorgio Porcaro prima e di Abatantuono poi;
– Alex Drastico, Frengo e stop, Cetto Laqualunque di Antonio Albanese;
– i Monty Python;
– Ciu Ci Ciao e il suo riso ripieno in Delitto al ristorante cinese con Tomas Milian;
– gli Svizzeri di Aldo, Giovanni e Giacomo;
– il Felice Caccamo di Teo Teocoli.

Un mondo più triste? Sì, ma politicamente corretto. In questo stesso mondo in cui si dovrà rispettare tutto e tutti è stato posto anche un altro problema: i personaggi con disabilità nel cinema e nel teatro devono essere interpretate da attrici e attori con quella stessa disabilità.

Quindi non potremo più avere:
– Daniel Day Lewis in Il mio piede sinistro;
– Dustin Hoffman in Rain Man;
– Vittorio Gassman e Al Pacino nei due Profumo di donna;
– Patty Duke in Anna dei miracoli;
– Eddie Redmayne in La teoria del tutto;
– Tom Hanks in Forrest Gump;

Il problema si pone nel caso in cui un personaggio perda l’uso di un arto o di un senso, diciamo la vista, durante il film. Probabilmente si dovrà trovarne uno pronto a sacrificare, ad esempio, un braccio per interpretare un operaio che perde l’arto durante il lavoro.

Perderemo altresì la possibilità di vedere film come Fa la cosa giusta in cui vengono messi in scena personaggi italo-americani scritti da un afroamericano. Forse ce la scampiamo perché il buon Spike Lee li ha fatti interpretare da veri italo-americani.

Non la scampiamo però con Stregata dalla Luna. Cher ha origini di tutti i tipi e Olympia Dukakis è di origine greca ma intepretano due italo-americane, e il film è diretto da Barry Levinson (un ebreo di origine russe che dirige un film su italo-americani cristiani) e scritto da John Patrick Shanley (uomo di origini irlandesi che scrive un film con protagonista una donna italo-americana).

Se affermassi che una storia su un uomo di Tor Bella Monaca calvo, obeso, cristiano, juventino la deve scrivere un uomo di Tor Bella Monaca calvo, obeso, cristiano, juventino sarebbe un paradosso, ovviamente.

Per ora.

Ivan Mattei

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