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Argentina, 1985. Nunca Mas! Cronaca di un «processo» di autocoscienza nazionale

 

Film di Santiago Mitre
(2022)
“Argentina”

Nel 1985 in Argentina ebbe inizio un processo clamoroso, quello contro i crimini compiuti dalla giunta militare golpista al potere tra gli anni ‘70 ed ‘80 ampiamente appoggiata dagli USA, guidata dal Generale Videla, il processo venne affidato al pubblico ministero Julio Cesar Strassera e al giovane Luis Moreno Ocampo. Si trattava di fare luce su un decennio di stragi, torture, desaparecidos, esecuzioni di massa, lanci di prigioneri dagli aerei direttamente nelle acque dell’oceano, un’operazione politica cinicamente definita dai militari come Processo di Riorganizzazione Nazionale che costò la vita a circa 8960 persone.
Con la caduta del regime, il nuovo Presidente Raul Alfonsin ordinò l’allestimento di un’inchiesta e poi di un processo per fare chiarezza sui crimini compiuti dai golpisti.
A causa dei numerosi rifiuti a collaborare ricevuti dai colleghi per paura di minacce o per convinzioni politiche, Strassera organizzò una squadra di giovani avvocati , minacciati perfino derisi , venivano chiamati “squadra di boy scout” dalla difesa, nonostante tutto e tutti l’inchiesta andò avanti fino alla condanna all’ergastolo del generale Jorge Rafael Videla, dell’ammiraglio Emilio Eduardo Massera, ed a pene più leggere per gli altri imputati.

Il film pur presentando un chiaro intento commemorativo riesce ad essere interessante soprattutto grazie alla straordinaria interpretazione di Ricardo Darin, indimenticabile ne Il segreto dei suoi occhi del 2009, film vincitore di un Oscar per il miglior film straniero, e a quella più pacata di Peter Lanzani nei panni di un giovano Moreno Ocampo.

Il regista si sofferma molto sulla vita privata del procuratore, sui familiari e soprattutto sul figlio adolescente che svolgerà un ruolo da piccolo investigatore in alcuni momenti della vicenda, interpretato dal giovanissimo e bravissimo attore Santiago Armas Estevarena di soli 14 anni, che con la sua spontanea recitazione alleggerisce il tono drammatico del film.
Il personaggio del Procuratore Strassera è stato reso in modo molto aderente alla realtà, era infatti famoso per la sua ironia e soprattutto per le studiate provocazioni in udienza che consistevano in insulti o in gesti volgari nei confronti dei legali della difesa con l’intento di far esplodere psicologicamente imputati ed avvocati.

Il processo porterà in tribunale circa 700 casi da esaminare con moltissimi testimoni, il regista ci mostra alcuni momenti degli interrogatori e i racconti dei perseguitati politici detenuti nei circa 430 centri clandestini di reclusione. Le drammatiche storie faranno aprire gli occhi ad una larga parte della popolazione che aveva creduto o sostenuto la necessità di una svolta autoritaria, i mass-media argentini seguirono infatti il processo con notevole impegno e questo favorì una presa di coscienza del recente passato drammatico da parte di numerosi spettatori e cittadini appartenenti anche alla destra moderata.

Il momento più drammatico nel processo reale e nel film è sicuramente la deposizione di Adriana Calvo de Laborde, che racconterà le torture a cui venne sottoposta durante la gravidanza e soprattutto la crudeltà gratuita con cui venne costretta a partorire, sul sedile di un’automobile, derisa ed insultata da alcuni poliziotti indifferenti alle sue continue richieste di aiuto
La celebre e bellissima arringa finale del Procuratore Strassera rappresenta il momento culminante del lungometraggio con il richiamo al “Nunca màs” e cioè “mai più!”, che oltre ad essere un monito per il futuro è anche il titolo del documento di inchiesta del 1984, realizzato dalla commissione nazionale voluta dal presidente argentino.

Il film ha recentemente vinto il premio per il miglior film straniero ai recenti Golden globe 2023 ed è stato inserito per la nomination agli Oscar per  la 95a edizione degli Academy Awards si svolgerà il 12 marzo 2023.

Fanno parte del cast oltre a Darin e Lanzani gli attori Carlos Portaluppi, Norman Briski, Alejo Garcia Pintos, Alejandra Flechner, Claudio Da Passano, Héctor Díaz

Distribuito su Prime Video in streaming.

 

Tiziana Attili

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